RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA – APPARTAMENTO A NERVI (GE)
SCHEDA
Tipologia di intervento: riqualificazione energetica
Data di realizzazione dell’intervento: 2017
Destinazione d’uso: residenziale (E1)
Superficie utile: 65 m2
Comune: Genova, Zona Climatica: D
INTERVENTO
Ristrutturazione interna e riqualificazione energetica
PROFESSIONISTI, IMPRESE E FORNITORI
INTERVENTO EDILIZIO
Ulivi, rosmarino, serre e aria di mare in un microcosmo la cui vocazione tradizionale è agricola. In questo quartiere periferico di Genova in cui la collina è addossata al litorale, le vecchie abitazioni sono disseminate lungo le creuse, le tipiche stradine mattonate strette tra i muraglioni dei giardini.
Qui si trova il nostro intervento: un appartamento di 65mq al primo piano di una vecchia villetta trifamiliare circondata da alberi ed un terreno disposto a fasce, i tipici terrazzamenti sostenuti da muri di contenimento in pietra a spacco.
L’appartamento, rimasto inabitato per diversi anni, si trovava in discrete condizioni, ma andava interamente ripensato, sia per soddisfare le esigenze famigliari dei nuovi proprietari, sia per rinnovare gli impianti obsoleti, sia per per valorizzarne l’esposizione e il panorama. Rispetto alla vecchia disposizione, che risultava frammentata in varie stanze, si è preferito valorizzare il versante panoramico ed esposto a sud, aprendolo in un’unica zona giorno e cucina, mentre le camere da letto sono state collocate sul lato nord.
Durante le demolizioni sono state ritrovate interessanti testimonianze dell’originaria disposizione dell’edificio, molte delle quali hanno permesso utili variazioni sul progetto: così è stata riaperta una vecchia finestra ad est, affacciata su uno dei versanti più panoramici; altri spazi sono stati ricavati da vecchie nicchie e varchi. Allo stesso tempo, però, la grande quantità di bucature preesistenti ha implicato, in via precauzionale, diversi lavori strutturali di rinforzo.
Date le modeste dimensioni complessive della casa, gli spazi accessori (un ripostiglio ed una piccola anticamera/guardaroba) sono stati ricavati restringendo l’ingresso alla genovese tramite una parete in legno. Inoltre, soppalcando la parte di corridoio rimanente, si è ottenuta una piccola soffitta. I rimanenti originari soffitti in canniccio, con le loro decorazioni a stucco, sono invece stati mantenuti.
Anche per il bagno, frammentando il preesistente, si sono potuti ricavare un servizio principale, uno secondario ed un antibagno/lavanderia.
Per quanto riguarda le finestre e le persiane esistenti, trattandosi di serramenti in legno, si è preferito optare per il mantenimento e restauro. La scelta di tipo economico, ma anche funzionale, è stata agevolata dal clima mite che non impone infissi dalle prestazioni estreme: a discapito della tenuta all’aria, si è valorizzata la salubrità e la traspirazione degli spifferi delle finestre, mentre le persiane in legno offrono maggiore protezione dal caldo estivo rispetto alle moderne persiane in alluminio.
Gli ambienti sono accomunati dall’utilizzo del rovere naturale, sia per quanto riguarda il parquet che nelle parti verticali in legno, come il mobile/divisorio tra soggiorno e cucina, che stato è realizzato sul posto utilizzando scarti del parquet, o come la parete in ingresso e le porte a pannello scorrevole. Anche quest’ultima parete, che si ispira alle tramezze in legno delle case contadine, è stata realizzata artigianalmente sul posto, e come altri elementi di arredo, è frutto di una stretta collaborazione tra l’architetto e l’impresa, specializzata in lavori di precisione sia su legno che su ferro, utilizzando materiali di recupero o di scarto.
Preferibilmente i committenti/progettisti si sono rivolti a ditte artigiane locali, come per il pavimento della cucina in cementine autentiche, selezionate da un avanzo di magazzino, o come per la fornitura e lavorazione dei marmi, per cui si sono rivolti ad una ditta di Carrara che ha curato, in particolare la lavorazione della vasca e relativo lavello della cucina, realizzato in un blocco monolitico di bardiglio.
Per quanto riguarda le scelte impiantistiche, si è optato per un impianto a pavimento radiante a basso spessore, in particolare per limitare i costi di trasporto del materiale dalla strada fin su alla casa. Si è installata una caldaia a condensazione a metano da 17 kW con accumulo per produzione di acqua calda sanitaria, con i vantaggi di poter mantenere in continuo una potenza minima di riscaldamento di 2 kW e di limitare il numero di accensioni quotidiane per produrre acqua calda in periodo estivo.
RISPARMIO ENERGETICO E MONITORAGGIO DEI CONSUMI
INTERVENTI ESEGUITI
- sostituzione della caldaia esistente con caldaia a condensazione da 17 kW con accumulo integrato da 50 litri per la produzione di acqua calda sanitaria;
- realizzazione di impianto a pavimento radiante a secco a basso spessore;
- coibentazione parziale dell’involucro dall’interno;
- ripristino degli infissi.
MONITORAGGIO DEI CONSUMI
I consumi effettivi di gas (punti) sono stati monitorati con la Firma Energetica e confrontati i consumi calcolati in fase di progetto (rette) nel grafico a destra.